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Organo Giuseppe Bernasconi, 1860
18 Flauto traverso (soprani) 1 Principale bassi 16′
19 Trombe soprani 8’ 2 Principale soprani 16′
20 Fagotto bassi 8’ 3 Principale bassi 8’
21 Corno inglese soprani 16’ 4 Principale soprani 8’
22 Clarone bassi 4’ 5 Principale II° bassi 8’
23 Clarinetto soprani 8’ 6 Principale cornetto 8’
24 Viola bassi 4’ 7 Ottava bassi
25 Ottavino soprani 2’ 8 Ottava soprani
26 Violino soprani 8’ 9 Quintadecima bassi
27 Flauto in VIII soprani 10 Quintadecima soprani
28 Viola soprani 8’ 11 Decima nona
29 Voce umana (soprani) 12 Vigesima seconda
30 Flagioletto bassi 13 Vigesima sesta e nona
31 Terza mano 14 Trigesima terza e sesta
32 Bombarde pedale 12′ 15 Terzo piede
33 Timpani 16 Contrabbassi
34 Campanelli 17 Timpanone ne’ pedali

 

Accessori: unione tasto/pedale, ottavino, campanelli, rollante, timpani, combinazione libera alla lombarda, tiratutti per il ripieno.


L’organo è ubicato in cantoria sopra al portale d’ingresso ed è opera dell’organaro varesino Giuseppe Bernasconi. La costruzione dello strumento risale  al 1860 e il corpo sonoro è inserito in cassa lignea parzialmente inserita nella muratura risalente al sec. XVIII. La cassa originariamente conteneva uno strumento più antico, sostituito o integrato da quello del Bernasconi.

Una dicitura rilevabile sul retro del frontalino posto sopra la tastiera, testimonia che lo strumento fu “…rispolverato…” nell’anno 1886 dai F.lli Scolari di Bolzano Novarese, mentre l’ultimo restauro  è stato effettuato dalla bottega organara Dell’Orto e Lanzini di Arona nel 2008.

La facciata è composta da 23 canne disposte in unica cuspide con ali laterali. La tastiera è di 61 note (Do1-Do6) a trasmissione meccanica con prima ottava cromatica e con divisione bassi/soprani tra Do#3 e Re3. La pedaliera è del tipo “a leggio” di 17 note (Do1-Mi2) con prima ottava cromatica. Il Fa 2 inserisce la Terza mano.

I registri sono azionati da manette disposte su due colonne a destra della tastiera.