11 Fagotti bassi | 1 Principale basso |
12 Voce umana | 2 Principale soprano |
13 Fluta spiegata ne’ soprani | 3 Ottava bassa |
14 Trombe soprane | 4 Ottava soprana |
15 Ottavino | 5 Quinta decima |
16 Timpani di bronzo ne’ soprani | 6 Decima nona |
17 Terzamano ne’ soprani | 7 Vigesima seconda |
18 Bassi e contrabbassi | 8 Vigesima sesta |
9 Vigesima nona | |
10 Trigesima terza e sesta |
Divisione bassi/soprani Do#3/Re3
Accessori:
– combinazione libera alla lombarda
– tiratutti per il ripieno
L’organo è collocato in cantoria sopra al portale d’ingresso, inserito in cassa lignea addossata alla parete. Lo strumento si colloca tra le prime opere di Giacomo Mascioni, capostipite della famiglia organara di Cuvio, che iniziò l’attività nel 1829.
Dall’inventario del 1781 si apprende che già in quell’anno esisteva un organo. Nel marzo del 1842 fu rifatta l’orchestra da “Antonio Coiro fabbro ferraio” e “Martellini falegname”; lo stesso Martellini costruì la cassa dell’organo. Il costo totale dello strumento fu di 650 lire. Nell’agosto del 1856 fu “Pagato al Sig. Tobia Franzetti d’Intra Organaro per avere ristaurato l’Organo del detto Oratorio lire 50”; nel dicembre del 1869 fu “Pagato al Sig. Silvera Felice per operazioni aggiustature cambiamenti di canne fatte all’Organo lire 90.”
La facciata è composta da 20 canne disposte in unica cuspide. La tastiera è a trasmissione meccanica, ha la prima ottava corta e conta 52 note (Do1-Sol5) . La pedaliera è a leggio con prima ottava corta di 17 note (Do1-Sol#2) e costantemente unita al manuale. Il La2 della pedaliera aziona la Terza mano.
I registri sono azionati da manette e disposti su due colonne a destra della tastiera.